lunedì 3 luglio 2023

Storie dal passato

Quando mi gira, gioco (videogiochi), se non posso giocare dormo, se non posso dormire leggo, se non posso leggere... vi beccate le righe che seguono...

Questo fine settimana ho avuto modo di fare due chiacchiere (non è vero, ascoltavo e basta) con una zia americana che ci è venuta a trovare. Tra un discorso e l'altro che comprendeva l'assurdo modo di vivere degli americani, salute, istruzione, sicurezza e le nostre assurdità, corruzione, esagerata burocrazia, servizi scadenti ecc ecc sono venute alla luce due storie alquanto strane della mia faglia.

Ho sempre saputo che mia nonna (la madre di mio padre) ha perso la madre quando era molto piccola per una malattia incurabile e niente altro. Mia nonna credo fosse la mezzana di tre figli, quindi aveva un fratello (più grande di Lei) ed una sorella più piccola. La zia che stava amabilmente raccontando le storie del passato della famiglia è la figlia del fratello maggiore di mia nonna (belli confusi?... io si, spero di non perdermi). 

Mentre raccontava dei ricordi del padre dice questo: "Si, mio padre si ricordava molto bene la morte della madre, ricordava proprio il giorno... il momento". La mamma era malata di tubercolosi (siamo nei primi anni del 1900) e praticamente aspettavano solo che peggiorasse per poi morire... Un giorno venne a casa una signora che dopo un breve colloquio con il mio bisnonno, si diresse verso la camera della malata si avvicino a lei con un cuscino in mano... e la soffocò. Come se il racconto non fosse di per se disturbante, il tutto poteva essere raccontato perché l'allora bambino (padre della zia americana che stava parlando), aveva visto tutto dal fuori della stanza.

Mio padre non sapeva nulla, perché a quanto pare, neanche mia nonna sapeva nulla (soprattutto non poteva ricordare era troppo piccola).

L'altra strana notizia di cui non sapevo nulla, riguarda sempre mia nonna (questa mio padre non l'ha proprio sentita, perché mia zia parlava volutamente a bassa voce, mio padre era distratto in altre conversazioni), ma è sicuramente meno tetra della precedente. Quanto pare il padre di mia nonna era benestante (molto per i tempi), possedeva un ristorante ed un albergo (dove durante la seconda guerra mondiale vietava l'ingresso ai soldati inglesi e americani, per tenerli lontani dalle figlie femmine). Da quel che ho capito, mia nonna (che infatti non era per nulla benestante) è stata esclusa (non so come funzionavano le leggi ai quei tempi) completamente dall'eredità dal padre, perché decise di sposarsi con mio nonno che non era per nulla ricco ne aveva un gran lavoro all'epoca (nonostante portasse il cognome di una famiglia nobile). Ed è stato così, mia nonna ha sposato mio nonno ed è rimasta 'povera' al contrario dei due fratelli (poi emigrati in america nell'immediato dopo guerra) che hanno ricevuto l'eredità del padre (si sono venduti tutto... ma non hanno neanche dato nulla a mia nonna...), vabbè... potevo esser "ricco".



4 commenti:

  1. ognuno ha i frati che si merita lo dico sempre a dolce consorte, anche se i suoi non son fuggiti in america. Comunque l'eredità non intaccò il legame affettivo, perchè in certe famiglie a quei tempi era normale lasciare tutto ai maschi

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    1. Anche mia nonna, non ha mai parlato male di suo padre (infatti queste cose io le sono venute a sapere da una zia)

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  2. A me sembra una casualità negativa.

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    1. Personalmente, lasciando stare la considerazione (scema) che potevo esser ricco... (anche perchè sarebbe stato tutto diverso, magari mia nonna non si sposava con mio nonno, mio padre nons arebbe nato e quidi neanche io... o altre tremila coincidenze). Tra i due racconti quello che mi ha più sopreso è stato il primo, cioè la morte per soffocamento volontario (oggi sarebbe reato) della mia bisnonna

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2 secondi

Ridicolo, di cattivo gusto, falso, che vive di apparenze e un velato non sei un bravo genitore. Questa è la sentenza. In fondo non potevo as...