venerdì 23 febbraio 2024

Quel latte che...

Credo che tutto sia dipeso da una stupida frase di mia madre, lo scorso fine settimana: 

"Non prendere il mio accendino".

Ora, io non avevo nessuna intezione di prendere il suo accendino, ma dal momento stesso che me lo ha "vietato", la prima cosa a cui ho pensato è stata... "prendi l'accendino"... la seconda... "prendi l'accendino".. anche la terza e la quarta e pur avendo il mio accendino in tasca ho preso il suo per accendere (però sono stato bravo l'ho rimesso al suo posto).

Quando si è resa conto che stavo mettendo apposto il suo accendino (quante volte ho scritto accendino?) se ne uscita con: 

"Tu fai sempre così, ti si dice di non fare una cosa e la puntualmente la fai".

Effettivametne ci sono cose che se non fossero vietate non mi verrebbe neanche il pensiero di farle. Perchè mai toccare una porta o un ringhiera mentre cammini per strada? Perchè c'è scritto "Vernice fresca non toccare". Non vado certo fiero di questa malattia "mentale" dell'antidivieto, spesso faccio quello che non devo fare e poi me ne pento, ma al prossimo "Vernice fresca" ci rimetto il dito.

Tornando al "Tu fai sempre ....", il primo pensiero che mi è venuto appena ha finito la frase non è stato l'accendino, ma il latte in frigorifero. 

Si, proprio il latte in frigorifero. Perchè nella mia testa per qualche strano motivo è rimasto ancora il ricordo del "divieto" per i bambini, di bere il latte (non ricordo cosa altro sconsigliavano di consumare) dopo il disatro di Chernobyl. Il latte era in frigorifero (quello nel cartone blu e bianco della Centrale del Latte di Roma) ed io non è che amassi in particolar modo il latte freddo, ma la tv e mia madre continuavano a ripetere "Evitate di far bere il latte fresco ai bambini, perchè...." boh non ricordo e naturlamente mia madre "Non bevete il latte che è in frigo" (plurale, era rivolto anche a mio fratello più piccolo)...

Evitate.. Non bevete.. e naturalmente almeno un paio di volte mi sono attaccatto al cartone di latte aperto.

E sia nell'immmeidito si per alcuni anni a seguire (e quanto pare ancora oggi a distanza di tanti anni) mi sono sentito in colpa per aver bevuto il latte. Non ero preoccupato per me, ero preccupato che mi succeddesse qualcosa e che poi i miei ne avrebbero sofferto o forse mi avrebbero detto... "Tu fai sempre così... ".

P.S.

Avvertenze per i rari lettori, non mi rileggo quando scrivo, quindi non correggo orrori, ma spero che sia almeno comprensibile.

3 commenti:

  1. Leggo qualcosa di bello privo di errori. La mattina è iniziata bene con uno scritto di antonypoe. Io ho replicato riportando il più grande romanziere di tutti i tempi.
    Ciao.

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  2. io facevo parte di coloro che son sempre andati a comprare il latte per le famiglie tutti i giorni quando non esistevano i frigoriferi, da bambino, da grande poi inventarono i frigoriferi anche per i mortidifame e così finì la mia attività

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  3. ommidio, da quanto non aprivo un blog su blogspot. Che dire, le regole sono fatte per essere infrante. E poi, un accendino in più è sempre utile: chiaro che non volutamente, al posto tuo, me lo sarei tenuto in tasca.
    Uga

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